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BONUS RUBINETTI

Bonus Rubinetti 2021: un’occasione per sostituire sanitari e rubinetti

Tra le molte misure comprese nella nuova Legge di Bilancio è anche previsto un contributo pari a mille euro, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, per i costi eventualmente da sostenere per sostituire sanitari e rubinetti con strumenti innovativi e a limitazione di flussi d’acqua. Per finanziare il bonus idrico sono stati stanziati dal Governo italiano 20 milioni di euro, con modalità e termini del contributo da definire con un apposito decreto del Ministero dell’Ambiente, decreto da emanare entro sessanta giorni a partire dal 1° gennaio 2021, data di entrata in vigore della legge. Quindi la definizione dei requisiti di accesso, delle modalità e delle scadenze per l’erogazione del contributo spetta al Ministero dell’Ambiente. Dopo una breve e doverosa introduzione, ora passiamo a vedere insieme nei paragrafi successivi cosa è previsto con il bonus per la sostituzione di sanitari e rubinetti: ecco quello che c’è da sapere.

Bonus idrico per sostituire sanitari e rubinetti: ecco cosa prevede la misura

Come recita il comma 62 dell’art.1 della Legge di Bilancio 2021, che alla fine di dicembre scorso ha ottenuto l’ok del Senato, alle persone fisiche residenti nel nostro Paese viene riconosciuto un bonus, da fruire entro l’ultimo giorno del 2021, per interventi rivolti a sostituire vasi sanitari con nuove apparecchiature a scarico ridotto ed esistenti strumenti di rubinetteria, colonne e soffioni doccia con nuove apparecchiature a limitazione di flusso d’acqua. Un contributo economico nuovo a favore di coloro che nel 2021 sosterranno dei costi per i servizi igienici delle proprie abitazioni mirati a sostituire i rubinetti vecchi con i nuovi, docce o vasi sanitari che permettono un sostanziale risparmio di acqua.

A riportare la descrizione delle spese ammissibili per accedere al bonus di mille euro è il comma 63 dell’art.1 della legge di Bilancio. Di seguito i costi che gli aventi diritto possono sostenere entro il 31 dicembre 2021:

  • spese per fornirsi e per la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con un volume di scarico che non può superare i sei litri e annessi sistemi di scarico, incluse le opere murarie e idrauliche collegate e le operazioni per smontare e dismettere i preesistenti sistemi;
  • spese per fornirsi e installare rubinetti e miscelatori per cucina e bagni, inclusi gli specifici dispositivi per controllare i flussi di acqua con portata non superiore ai sei litri al minuto, e di colonne e soffioni doccia con portata d’acqua non maggiore ai nove litri al minuto, compresi sempre gli interventi collegati per le opere murarie e idrauliche e per smontare e dismettere i preesistenti sistemi.

Un’altra cosa fondamentale da sapere è che il bonus idrico di mille euro non influisce sul reddito imponibile dell’avente diritto e non viene conteggiato ai fini del calcolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), così come previsto dal comma 64 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021.

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Bonus idrico: finanziamenti, modalità e termini per la presentazione delle domande

Con la nuova Legge di Bilancio sono quindi stati stanziati, da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ben 20 milioni di euro per finanziare il bonus idrico per l’anno 2021. Una misura pensata e finanziata ai fini del risparmio delle risorse idriche, per questo inclusa in uno Fondo specifico (Fondo per il risparmio di risorse idriche). Uno stanziamento destinato agli aventi diritto fino all’esaurimento della somma finanziaria disponibile (20 milioni di euro), con modalità e scadenze per accedere al bonus idrico che saranno successivamente previste con apposito decreto del Ministero dell’Ambiente. Un decreto che il Ministero competente ha il compito di emanare entro sessanta giorni a partire dal 1° gennaio 2021, giorno di entrata in vigore della legge. Un provvedimento normativo da leggere con estrema attenzione perché conterrà i dettagli della manovra con tutte le notizie utili per inoltrare le domande, a cominciare:

  • dai requisiti da possedere per accedere al bonus idrico 2021;
  • dalla documentazione da presentare;
  • dai termini di scadenza;
  • dalle modalità di presentazione della domanda.

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Bonus idrico: conclusioni e ultime raccomandazioni

Trattasi dunque di una misura molto incoraggiante principalmente per coloro dotati di apparecchi di rubinetteria piuttosto datati, tra l’altro spesso colpevoli di pericolosi sprechi e perdite di acqua, e di vecchi sanitari. Rubinetti e sanitari obsoleti evidentemente da sostituire con sistemi moderni e altamente funzionali che permettono di utilizzare e far fluire esclusivamente l’acqua di cui si necessita. È bene, inoltre, puntualizzare che i suddetti lavori possono essere svolti intervenendo sia su immobili singoli che su edifici già esistenti.

Per concludere, da quanto emerso in questa guida, appare chiaro che il nuovo bonus idrico si presenti come una buona occasione per la riqualificazione energetica dei servizi igienici delle proprie abitazioni, una reale opportunità data dalla specifica misura inclusa nella Legge di Bilancio 2021. Una possibilità però non garantita a tutti, ma assicurata dal Governo italiano solo fino a esaurimento dei fondi stanziati e secondo determinati requisiti e modalità da definirsi a cura del Ministero dell’Ambiente. Ecco perché è fondamentale restare sempre aggiornati sulla notizia e capire se verrà data priorità ai beneficiari anche in base alla data di presentazione delle domande. A tal fine è sufficiente consultare periodicamente i canali ufficiali attraverso i siti web e le tante autorevoli testate presenti online.

Il bonus può essere un’occasione per la ristrutturazione del bagno.

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