Nel 2022 sono stati il 59% di Italiani che hanno effettuato acquisti online, dato importante che vede una crescita rispetto al passato. L’Italia è fanalino di coda in Europa per gli acquisti online dove la Germania ha già raggiunto 81%.
L’indagine di Netcomm in collaborazione con Journey Italia, ha analizzato la diffusione dell’ecommerce nel nostro paese, rispetto al mercato Europeo. «Il numero di utilizzatori dell’ecommerce in Italia ha toccato i 37 milioni nel 2022, per penetrazione sul totale della popolazione siamo indietro, ma entro il 2025 supereremo il 70% » spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm. Dal confronto con il mercato Europeo emerge che la Germania è saldamente al primo posto seguita dal Regno Unito e dalla Francia. L’Italia è al terzo posto con un distacco notevole, ma se si confronta la penetrazione dell’ecommerce (59%) scivola dietro la Spagna per quattro punti percentuali.
Le imprese italiane non sono pronte
Il problema principale che impedisce al paese di emanciparsi non sono gli utenti, ma le imprese italiane, molto più piccole e con una cultura digitale limitata rispetto alle concorrenti straniere che rendono le stesse non ancora pronte alle sfide del mercato digitale. Il futuro vede sempre più dominate l’approccio degli acquisti multicanale, ovvero sia online che offline, con la pandemia dal 2020 il 21% dei consumatori che acquistava in negozio, aveva anche usato l’ecommerce del rivenditore e questo fenomeno è sempre più in crescita. Questo implica che le imprese italiane dovrebbero dotarsi di tecnologie per riconoscere i clienti e gestire le preferenze tra online e offline, purtroppo il maggior ostacolo risiede nel fatto che il 65% dei pagamenti nei negozio fisici avviene con il denaro contante, e la maggioranza degli esercenti è ancora molto lontana dal poter offrire soluzioni omnicanale e integrate.
Il futuro degli acquisti è multicanale
L’online non sta soppiantando le vendite nel negozio fisico, ma l’esperienza d’acquisto si svolge con passaggi sia online che offline, con gradi diversi di interazione a seconda del settore merceologico. Il settore moda è quello che guida la classifica con il 40% dei consumatori che acquista in modalità ibrida. Dal lato opposto i beni di largo consumo che sono acquistati dal 75% degli italiani nei negozi fisici.
Gli italiani cercano sempre di più le informazioni online sui prodotti che intendono acquistare, a prescindere da dove si perfeziona poi l’acquisto. I Marketplace, i comparatori di prezzi e le recensioni online diventano sempre più importanti per guidare le scelte del consumatore. Chi si reca in negozio per l’acquisto ha già perfezionato la scelta online, e gli esercenti che non hanno ancora acquisito le competenze e tecnologie necessarie rischiano di perdere grandi fette di mercato.
La mia ditta online permette di conoscere di più sui metodi di digitalizzazione dell’impresa italiana, delle nuove frontiere in campo di tecnologia e della promozione delle stesse.