Blog sulla digitalizzazione dell’impresa italiana

Direttiva omnibus norme per gli ecommerce

Qualsiasi azienda che voglia avere successo e incrementare le vendite, oggigiorno deve avvalersi delle più moderne tecnologie per sponsorizzare, pubblicizzare e quindi far acquistare i propri prodotti.

Tutto questo ormai avviene praticamente tramite la rete, e quindi online, il luogo ideale che permette a tutti di poter comprare in tutta tranquillità direttamente da casa, gestendo autonomamente tutta la propria ‘customer journey’. Le attività hanno così incominciato a crearsi il proprio e-commerce, in modo tale da garantire una vetrina per il proprio business e allargare il pubblico di potenziali acquirenti.

Cos’è un e-commerce?

Essenzialmente un e-commerce non è altro che un ‘negozio virtuale’ in cui un’azienda, un punto vendita o anche un semplice privato, mettono in vendita i propri prodotti e/o servizi anche su internet, cercando di incuriosire anche un target internazionale e sempre più vasto.

Viene solitamente abbinato a un dominio, chiamato ‘sito ufficiale’, in cui si possono trovare tutte le informazioni utili per poter conoscere al meglio il marchio da cui si acquisterà e la sua presentazione al pubblico.

Di questi tempi è fondamentale avere il controllo della propria immagine anche sul web, in modo tale da poterla opportunamente modificare e/o gestire per avere sempre più vantaggi e ‘awareness’ organica (n.d.r accattivarsi i potenziali acquirenti).

La ‘brand value’ dipende anche da questo fattore, che influenza notevolmente il pensiero degli utenti nei confronti del marchio.
Infatti, è giusto cercare di dare una forma al proprio business direttamente online, optando per strategie mirate alla sua istituzionalizzazione e riconoscimento worldwide, basandosi su parametri e caratteristiche che possano farlo risaltare rispetto ai competitor.

Le caratteristiche di un e-commerce di successo

Un e-commerce di successo quindi, deve possedere:

  • Metodi di pagamento certificati ed accettati in tutto il mondo (Visa, Mastercard, PayPal, Amazon Pay, My Bank…)
  • Interfaccia semplice e intuitiva
  • Navigazione facilitata (adatta anche a un pubblico poco avvezzo alle nuove tecnologie)
  • Consentire l’accesso da tutti i principali sistemi operativi e soprattutto mobile (Mac, Windows, Linux ecc ecc)
  • Customer Experience coinvolgente
  • Interattività elevata (permettere uno scambio attivo con l’utenza)
  • Veloce comunicazione con il cliente in ogni fase della compravendita
  • Informazioni essenziali ma allo stesso tempo dettagliate dei prodotti presenti sul sito
  • Spedizioni veloci
  • Format congeniali e di facile compilazione

Questi sono solo alcuni dei parametri da prendere in considerazione per decretare il successo di un e-commerce, che deve comunque essere inquadrato in un più ampio progetto di crescita e sviluppo aziendale, incominciando ad essere visto come punto fermo per coltivare un’attività.

Di fatto, possederne uno è ormai essenziale per qualsiasi business che si rispetti, ma perché è diventato così importante specie negli ultimi anni?

Perché è così importante possedere un negozio online?

Avere a che fare con la clientela, mette obbligatoriamente nella condizione di doversi omologare al crescente format online che si sta imponendo nella nostra società da almeno un decennio.

La rete è diventata pressoché fondamentale per ognuno di noi, che vive la maggior parte del suo tempo al suo interno, avendone traslato sopra abitudini, routine, gusti e valori.
Infatti, è proprio lì che si stanno concentrando tutte le nostre risorse, che saranno poi opportunamente sfruttate e usate a fini commerciali da imprenditori ed esercenti esperti.

Mettendosi in un’ottica aziendale infatti, il nostro contributo è visto come un importantissimo apporto di valore oltre che un effettivo ritorno economico, proprio perché da pro-sumers (n.d.r consumatori ma allo stesso tempo produttori) saremo in grado di creare conversazioni/feedback/recensioni utili a formare una brand awareness sul web, incuriosendo ulteriore pubblico.

Non va assolutamente trascurato, poiché è grazie a questa piattaforma che si devono concretizzare al meglio gli obiettivi di qualsiasi business.

Quali sono le sue funzioni di un ecommerce?

Per far funzionare al meglio il proprio e-commerce quindi, è importante conoscerne a pieno le funzionalità, che dovranno essere chiare, ma soprattutto semplici, sia per il consumatore che per l’azienda stessa.

Anche l’esercente deve essere in grado di gestire autonomamente un ‘negozio virtuale’, proprio perché sarà grazie ad esso che si dovranno esplicare gli introiti principali delle vendite effettuate.

Nel dettaglio:

  • Acquistare prodotti e/o servizi in modo diretto e senza intermediari
  • Rispettare la privacy della clientela
  • Velocità nelle transazioni
  • Pagamento sicuro e tracciato
  • Acquisizione dei dati per una profilazione utente nel rispetto delle normative
  • Ricezione e presa in carico ordini in maniera rapida
  • Pubblicità costante e virale (se sponsorizzato nel modo giusto)
  • Vetrina imparziale sulla propria attività commerciale

Alcuni di questi, sono considerati dei vantaggi per le singole aziende, che comunque si ritroveranno ad essere beneficiate rispetto a tutte quelle realtà che si avvalgono solamente di un punto fisico dove poter vendere i propri prodotti e/o servizi.

Norme per gli e-commerce: a cosa servono?

Dopo aver descritto in maniera esaustiva il significato di e-commerce, ed aver elencato le sue caratteristiche e funzionalità, è opportuno ricordare come essi siano regolamentati giuridicamente come qualsiasi esercizio commerciale presente sul territorio.

Infatti, devono sottostare a regime di antitrust, come anche di rendicontazione trasparente, indicando formalmente ogni entrata e/o transazione avvenuta attraverso la piattaforma.

Il tracciamento sarà opportunamente comunicato agli enti di riferimento, che ne dovranno tenere conto al fine di avere ben presente qualsiasi attività dell’impresa, in modo tale da attribuirgli un punteggio e di conseguenza un relativo premio.

Essere a ‘normativa di Legge’ quindi, è essenziale per ricevere i benefit specifici derivanti da questa posizione, poiché chi si presenterà in regola, non solo riceverà bonus inerenti alla propria condotta, ma anche vantaggi per la propria immagine.

Avere una buona facciata è considerato una vera e propria garanzia, che:

  • Incentiverà i consumatori all’acquisto
  • Fidelizzerà gli utenti già clienti
  • Migliorerà la vostra advocacy all’interno del web (n.d.r conversazioni sul brand)
  • Faciliterà l’engagment (n.d.r attirare utenti)
  • Aumenterà i tassi di conversione (n.d.r convertire semplici visitatori in acquirenti)

Direttiva Omnibus: tutto quello che c’è da sapere

Premettendo che la Legge è entrata in vigore il 10 settembre 2022, il Governo avrà tempo, entro tre mesi da tale data, di adottare alcuni decreti legislativi di recepimento.

Di fatto la Legge 127/2022 con il suo testo, permettono attraverso la Direttiva Omnibus di anticipare alcuni previsioni sui decreti di attuazione, prendendo in considerazione almeno 2 ambiti.

1. Riguardo al quadro sanzionatorio

  • Sono state introdotte all’interno del Codice del Consumo sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate rispetto alla gravità delle violazioni commesse
  • All’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) vengono attribuiti poteri sanzionatori anche di esclusivo rilievo nazionale, in cui si applicheranno le stesse disposizioni del Codice del Consumo, seguendo quanto previsto dall’articolo 27, comma 1-bis dello stesso Codice.
  • Acquisizione da parte dell’AGCM del parere dell’Autorità competente nei settori di nuova regolamentazione
  • la fissazione di un massimo edittale delle sanzioni ad almeno il 4% del fatturato annuo del professionista nello Stato membro o negli Stati membri interessati dalla suddetta Legge.

Questa sanzione verrà applicata nei singoli casi di infrazione della disciplina consumeristica definite come c.d. “diffuse” o “aventi dimensione unionale”, già previste dall’articolo 21 del Regolamento 2017/2934/UE.

2. Riguardo alle disposizioni in materia di prezzi:

  • le previsioni già presenti nel Codice del consumo dovranno essere coordinate con le altre disposizioni vigenti e soprattutto con le disposizioni sulle vendite straordinarie all’interno dell’articolo 15 del Decreto Legislativo n. 114/1998;
  • solamente in caso di riduzioni di prezzo o sconti, sarà indicato obbligatoriamente anche il prezzo precedente sui prodotti sul mercato da meno di trenta giorni, come nel caso degli aumenti progressivi del prezzo.

Tale previsione non verrà applicata invece, ai beni che possono deteriorarsi o scadere rapidamente.

Nello specifico, nel corso dell’esame al senato, va ricordato come il processo mira a non sottoporre a sanzione di carattere fisso anche le semplici infrazioni, purché aventi carattere nazionale e derivanti dalla violazione delle norme del Codice del Consumo stesso.

I casi presi in considerazione da tale revisione sono:

  • Pratiche commerciali scorrette
  • Pratiche commerciali ingannevoli
  • Pratiche commerciali aggressive tra professionisti/microimprese (articoli da 18 a 27-quater)
  • Pratiche commerciali aggressive tra consumatori (articoli da 18 a 27-quater)
  • Clausole vessatorie nel contratto tra professionista e consumatore che si dovranno concludere mediante adesione a condizioni generali di contratto e/o con la sottoscrizione di moduli e formulari (articoli da 33 a 38)
  • Contratti conclusi tra professionista e consumatore, compresi quelli per la fornitura di acqua, gas, elettricità e teleriscaldamento, anche da parte di prestatori pubblici (articoli da 45 a 67).

Nelle ipotesi sopra descritte quindi, continueranno ad applicarsi sanzioni di carattere minore già citate dal Codice del Consumo e sue relative normative.

In ultima analisi poi, per i contratti stipulati nel contesto di visite a domicilio non richieste e/o di escursioni organizzate per vendere prodotti, il termine entro il quale il consumatore può esercitare il suo diritto legittimo di recesso, sarà prolungato a 30 giorni (in seguito ai 14 previsti dall’art. 52 del Codice del Consumo).

Conclusioni

Spiegate le normative per regolamentare gli esercizi online, è giusto arrivare a delle conclusioni che siano esaustive, ma soprattutto chiare, che definiscano in modo semplice tutto ciò che deve essere effettuato per riuscire ad avere successo nella compravendita online.

E’ essenziale ricordare come debba essere tenuto conto di un quadro normativo, che oggigiorno metta particolare attenzione alla tutela dei prezzi e alla loro regolamentazione, ai fini di un progetto sanzionatorio e di rispetto sia dei consumatori che dei professionisti, ritenuti gli attori principali di questo processo.

Dare la possibilità a qualsiasi realtà di mettersi in gioco e proporsi sul mercato poi, è un altro aspetto da non trascurare, dal momento che riuscire ad avere un mercato omogeneo ed equilibrato, è da considerarsi quasi un’utopia in vista di una società fortemente in crescita come la nostra.

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